La depressione postnatale: tipologie, sintomi e fattori di rischio Condividi! tweet A cura della Dott.ssa Francesca Saccà Nel periodo immediatamente seguente il parto, possiamo osservare nella donna diversi stati mentali problematici, che vanno dal maternity blues alla depressione post-partum fino alla psicosi puerperale. Depressione postnatale Il maternity blues è quel particolare stato umorale che è caratterizzato da instabilità emotiva, pianto, irritabilità, ansia, umore depresso durante i primi 10 giorni dal parto. La durata di questo disturbo, la cui prevalenza è dal 50% al 80%, va dai 6 mesi a un anno dopo la nascita del bambino e può essere un predittore dello sviluppo della depressione post-partum. La psicosi post-partum è caratterizzata da umore e comportamenti gravemente disturbati, allucinazioni, agitazione e confusione; l’insorgenza è improvvisa nei primi 7 giorni dopo il parto e richiede un intervento essenzialmente farmacologico. La depressione post partum riguarda il 13% delle donne, mentre la psicosi puerperale 3 su 1000. La depressione post-partum è un episodio depressivo non psicotico la cui insorgenza avviene tra le 6 e le 12 settimane o nel secondo semestre post-partum. E’ caratterizzata dai seguenti sintomi: Umore disforico Disturbi del sonno, Disturbi dell’appetito Disturbi psicomotori Affaticamento Anedonia ( l’incapacità di a provare piacere) Sensi di colpa Pianto persistente Autosvalutazione Difficoltà di concentrazione Senso di irritazione Confusione Sentirsi prive di valore Idee suicidarie Nella studio sull’insorgenza della depressione post-partum viene solitamente adottata un’ottica multifattoriale che tiene conto dell’aspetto biologico, psicologico e sociale: ciò vuol dire che la sindrome depressiva può essere attivata sia dalla fluttuazione ormonale conseguente alla nascita del figlio, sia dalle caratteristiche psicologiche della donna come anche dai fattori sociali presenti nel periodo della gravidanza e subito dopo il parto. I fattori di rischio nell’insorgenza della depressione post-partum possono essere svariati: una storia di passati episodi depressivi, eventi negativi e/o stressanti avvenuti nell’ultimo anno prima del parto, presenza di difficoltà economiche, rapporti conflittuali con il partner o con la famiglia, carenza di supporto dalla rete sociale di riferimento. Intervenire precocemente sulla depressione post-partum è molto importante al fine di prevenire difficoltà maggiori e soprattutto ripercussioni del quadro depressivo sulla funzionalità della donna, dell’ambiente familiare ma anche sullo sviluppo futuro del bambino (inteso ad ogni livello, affettivo, cognitivo, sociale e comportamentale). Dott.ssa Francesca Saccà, psicologa, Roma http://psicologoinfamiglia.myblog.it depressione post partum disturbi del sonno disturbi psicomotori maternity blues 2008-09-13 esseremamma Condividi! tweet