La Pet Therapy: che cos’è? Condividi! tweet Negli ultimi tempi si sente spesso parlare di Pet Therapy. Grazie al ruolo decisamente più rispettoso che la società ha assegnato agli animali da compagnia, finalmente si è capito quanto un cane, un gatto o un coniglio possano fare per l’uomo. Ciò che va prudentemente sottolineato, però, è che nella Pet Therapy non basta semplicemente affiancare un animale domestico ad una persona per aspettarsi che il “paziente” faccia dei progressi o si senta alleviato. E’ necessario, infatti, che i cani, ad esempio, siano ben addestrati a sopportare determinate situazioni che altrimenti risulterebbero destabilizzanti. Gli animali coinvolti nella Pet Therapy devono avere delle caratteristiche precise, come un livello di reattività molto basso in presenza di altri animali o di altre persone, buona capacità di memoria, consequenzialità, etc. Nel caso in cui il cane sia affidato ad una persona con problemi di comportamento, è importantissimo che l’animale sia in grado di decodificare questi atteggiamenti per riuscire ad apportargli benefici. A chi è rivolta la Pet Therapy Sfruttando l’utilizzo dei messaggi non verbali che dall’animale vengono veicolati all’uomo, la Pet Therapy individua il suo target nei bambini, negli anziani, nelle persone diversamente abili e con problemi di socializzazione. Nei bambini, in particolare, che abbiano disturbi dell’apprendimento o del comportamento, la Pet Therapy è molto efficace. Tramite il contatto continuativo con l’animale, i bambini riescono ad imparare quali sono i limiti consentiti e, soprattutto, riescono a stabilire un tipo di rapporto comunicativo che li agevolerà, poi, nelle relazioni con i coetanei e con gli adulti. pet therapy terapia per apprendimento terapia per bambini 2011-10-24 esseremamma Condividi! tweet