Parto in acqua Condividi! tweet Sicuramente il parto in acqua è più dolce del comune parto sul lettino e il bambino vive la nascita in modo più naturale. Leggiamo insieme i benefici del parto in acqua per te e il tuo bambino. I vantaggi del parto in acqua I benefici per te L’ acqua durante il travaglio ti aiuta a raggiungere uno stato di benessere e di rilassamento, infatti la fluidità e la temperatura di circa 37 gradi, favorisce il rilascio delle endorfine, sostanze prodotte dall’ organismo antidolorifiche. Inoltre in acqua si sente meno il peso del pancione avendo così la possibilità di trovare la posizione migliore per il parto. Anche la muscolatura dell’ utero risulta più rilassata, rendendo così le contrazioni meno dolorose. I benefici per il bambino Con questo tipo di parto il bambino passa dalla pancia al mondo esterno in modo meno traumatico; infatti finché il bambino rimane nell’ utero è avvolto e galleggia nell’ utero materno, partorendo in acqua il bambino vivrà una continuità di sensazione che infonderà al bambino un particolare senso di sicurezza. Per quanto riguarda la mancanza di ossigeno in acqua non bisogna preoccuparsi, poiché fino a quando non verrà tagliato il cordone ombelicale, l’ apporto di ossigeno gli sarà garantito come è avvenuto per nove mesi. Come avviene il parto in acqua Il parto in acqua avviene in apposite vasche con una profondità minima di circa 60 cm. La temperatura dell’ acqua non deve essere troppo fredda, perchè potrebbe favorire il restringimento dei vasi sanguigni, nè troppo calda, in quanto potrebbe al contrario dilatarli, la temperatura deve essere simile a quella del liquido amniotico. Si può scegliere se entrare nella vasca sin dalle prime fasi del travaglio, però in questo caso non si può rimanere a lungo. Infatti immergendosi troppo presto il contatto prolungato con l’ acqua potrebbe interrompere momentaneamente le contrazioni. In questo caso puoi anche affrontare in acqua solo il travaglio e il parto sul lettino, in ogni caso l’ immersione non può durare più di un’ ora e mezzo o due. Se in vece hai deciso di vivere in acqua anche il parto, quando nascerà il bambino l’ ostetrica ti appoggia il bimbo sul seno, taglia il cordone e aspetta l’ espulsione della placenta e annessi fetali. Quando è sconsigliato il parto in acqua In presenza di infezioni Prima di partorire verrai sottoposta ad un tampone vagine per verificare se ci siano infezioni che potrebbero diffondersi nell’ acqua dopo la rottura delle membrane. Se hai problemi di pressione. In presenza di anomalie del tracciato cardiotocografico del feto, esame effettuato durante il travaglio che permette di registrare le contrazioni e il battito cardiaco fetale e di evidenziare una possibile sofferenza. Principali strutture sanitarie attrezzate per il parto in acqua Roma: Casa di cura Fabia Master Firenze: ospedale Careggi Milano: Ospedale dei bambini “Vittore Buzzi”, Ospedale Niguarda, Ospedale San Carlo Borromeo, Ospedale San Paolo Torino: Ospedale Mria Vittoria, Ospedale Civile di Ciriè parto in acqua 2009-02-02 esseremamma Condividi! tweet