La relazione tra rappresentazioni materne in gravidanza e depressione post-partum Condividi! tweet I sentimenti e gli atteggiamenti verso la maternità e il bambino che la donna sperimenta durante la gravidanza sono considerati fattori di “rischio psicosociale” per la depressione post-partum: infatti quanto più i sentimenti che accompagneranno questa fase saranno positivi tanto più si verranno a creare i presupposti per un ambiente affettivo accogliente in grado di garantire i bisogni del nuovo nato. Quando una donna, invece, si trova ad affrontare una gravidanza inattesa o indesiderata, incontrerà maggiori difficoltà a dare un significato a tale evento: in questa fase infatti la donna non è in grado di tollerare i sentimenti ambivalenti verso il bambino e verso la scelta di diventare madre e ciò può suscitare in lei vissuti di inadeguatezza e di sfiducia verso se stessa e verso la sua capacità di divenire una madre adeguata e responsabile. La donna ha dunque bisogno di “creare uno spazio positivo” nel proprio mondo per il suo bambino/a che verrà, e per raggiungere questo obiettivo è fondamentale il supporto delle persone a lei vicine. La consapevolezza nella donna del bambino che sta per nascere è dunque correlata positivamente con la possibilità di stabilire con lui/lei una relazione soddisfacente. Le ricerche dimostrano che le donne gravide che interagiscono con i feti riconoscendo le parti del loro corpo e accarezzandosi l’ addome, sviluppano un attaccamento più intenso prima della nascita del bambino. La mancanza di rappresentazioni anticipatorie benevole e protettive del bambino contribuisce negativamente alla relazione post-partum. Mamme adolescenti Quando le mamme sono adolescenti la costruzione della rappresentazione del proprio bambino diventa più complessa: per le giovanissime è infatti più difficile percepire e riconoscere quello che sta succedendo nei loro corpi. Di fronte ai continui cambiamenti che caratterizzano l’adolescenza spesso la gravidanza inattesa porta ad una difficoltà della giovane a poter pensare al proprio bambino, a dargli un significato nella propria mente. In questo caso infatti la gravidanza va ad inserirsi in un processo di ulteriore cambiamento, caratterizzato da compiti evolutivi diversi; la ragazza adolescente avrà quindi bisogno di più tempo e sostegno per costruire il ruolo materno e sarà prezioso il contributo della rete familiare e sociale che la circonda. Dott.ssa Francesca Saccà http://psicologoinfamiglia.myblog.it depressione e maternità depressione post partum 2008-10-30 esseremamma Condividi! tweet